
Per un’etica della condivisione. La creazione di un modello di rete al servizio del benessere anziano
Lively Ageing: una rete integrata di servizi e tecnologie per il benessere degli anziani è un progetto innovativo dedicato al benessere anziano, finanziato dal Ministero della Salute e proposto nell’ambito della Traiettoria 1 “Active & Health Ageing – Tecnologie per l’invecchiamento attivo e l’assistenza domiciliare”. Il Progetto è nato dalla volontà di mettere al servizio della società e dei cittadini saperi differenti: per questo motivo è basato su un consorzio che unisce competenze tecniche, scientifiche, gestionali-manageriali e competenze correlate alle politiche sanitarie. Per affrontare al meglio la sfida dell’invecchiamento, sono stati coinvolti nove Partners, collocati in tre province della Regione Emilia-Romagna. L’interazione e lo scambio di conoscenze tra le realtà vuole presentarsi come modello di rete replicabile e sostenibile che consente di mettere a punto buone prassi per la migliore gestione possibile del percorso di invecchiamento. Se da un lato ad essere coinvolto è il mondo accademico con le sue competenze multidisciplinari, dall’altro lato ad essere chiamate in causa sono le esperienze pluridecennali delle realtà comunali e sociosanitarie del Territorio con le relative strategie organizzative e strutturali.
Una compagine al servizio della sfida dell’invecchiamento
Università di Modena e Reggio Emilia (UNIMORE)

UNIMORE si propone come coordinatrice di Lively Ageing attraverso il Dipartimento di Economia “Marco Biagi” (DEMB) e coinvolge altri sei Dipartimenti, sfruttando la sinergia interdisciplinare nel settore delle politiche pubbliche, dell’economia, dell’ingegneria dell’informazione, della robotica e della medicina nelle sue specialità correlate alla popolazione anziana.
• Dipartimento di Economia “Marco Biagi” (DEMB)
Il DEMB offre il suo contributo in varie aree del Progetto, dal coordinamento complessivo del disegno alla gestione del modello di servizio, assicurando l’efficacia della rete di servizi integrata. Ad essere importanti per il disegno sperimentale sono le competenze dei ricercatori nel campo del management pubblico, del management dei servizi sociosanitari, dell’innovazione nei servizi, dell’economia, dell’analisi dell’impatto delle tecnologie.
Referente e Capofila del Progetto: Professor Eugenio Caperchione, eugenio.caperchione@unimore.it
• Dipartimento di Ingegneria “Enzo Ferrari” (DIEF)
Il DIEF, grazie alla preziosa esperienza del Big Data Group Research, intende condividere alcune strategie digitali, utili per progettare linee d’azione che consentano di prevenire situazioni di disagio psico-fisico nella terza età. Il Gruppo contribuisce al Progetto tramite indispensabili conoscenze relative alla sensoristica e al digital twin dell’anziano, oltre che all’estrapolazione di nuove informazioni a partire dai dati integrati con l’ausilio di algoritmi di intelligenza artificiali o modelli di simulazione.
Referente: Prof.ssa Laura Po, laura.po@unimore.it
• Dipartimento di Scienze e Metodi dell’Ingegneria (DISMI)
Il DISMI mette a disposizione le proprie competenze correlate al mondo della robotica sociale e assistiva, utili per l’implementazione del software di un dispositivo adottato nel Progetto per progettare compiti di training cognitivo e sociale dedicati all’allenamento e al mantenimento delle abilità di base.
Referente: Professor Lorenzo Sabattini, lorenzo.sabattini@unimore.it
• Dipartimento di Comunicazione ed Economia (DCE)
Il DCE contribuisce alla fase di coordinamento, di organizzazione, di monitoraggio del modello di servizio a partire dalle proprie competenze in materia di management in aziende pubbliche e non profit per l’erogazione di Servizi (anche in forma associata, ad esempio, attraverso le Unioni di Comuni).
Referente: Prof.ssa Anna Francesca Pattaro, annafrancesca.pattaro@unimore.it
• Dipartimento di Educazione e Scienze Umane (DESU)
Il DESU svolge attività di ricerca volte a indagare la preziosa correlazione tra abilità cognitive, terza età e storytelling: a livello progettuale, il Gruppo si occupa dell’implementazione di esercizi e training utili per incentivare il mantenimento di abilità imprescindibili per il benessere psico-fisico, come la memoria autobiografica, il pensiero creativo e il problem solving.
Referente: Professor Stefano Calabrese, stefano.calabrese@unimore.it
• Dipartimento di Scienze Biomediche, Metaboliche e Neuroscienze (DSBMN)
Il DSBMN, attraverso il coinvolgimento del gruppo di ricerca sulle Neuroscienze Cliniche, contribuisce alla pianificazione delle attività del Progetto volte alla prevenzione del deterioramento cognitivo, mediante la messa a punto di training basati sulle più recenti acquisizioni della ricerca relativa al funzionamento cerebrale e ai fattori di rischio delle malattie neurodegenerative.
Referente: Prof.ssa Giovanna Zamboni, giovanna.zamboni@unimore.it
Il CHIMOMO contribuisce al Progetto tramite le proprie conoscenze relative alla prevenzione cardiovascolare, con particolare attenzione all’anziano e ai suoi stili di vita. Il Gruppo di Ricerca del Dipartimento si occupa anche del monitoraggio quotidiano dei parametri vitali, utili per predisporre piani di prevenzione correlati alle patologie cardiologiche.
Referenti: Prof.ssa Anna Vittoria Mattioli (annavittoria.mattioli@unimore.it) e Prof.ssa Milena Nasi (milena.nasi@unimore.it)

Il Comune di Modena, attraverso il Settore Servizi Sociali, Sanitari e per l’integrazione, dirige le azioni di innovazione sociale volte a implementare le risposte ai bisogni della comunità. All’interno del Settore operano due servizi distinti, il Servizio Sociale Territoriale e il Servizio Gestione: questo secondo servizio si occupa, tra le altre funzioni, di attuare le linee strategiche riguardanti i servizi a supporto della domiciliarità e della prossimità in ambito di non autosufficienza psico-fisica e fragilità relazionale. Il Comune si occupa della gestione di un Centro Diurno e di una Casa Residenza per Anziani: tutti gli interventi vengono attivati a partire dalla conoscenza dell’anziano come individuo portatore di bisogni e di aspettative da soddisfare, nonché come cittadino portatore di diritti da tutelare.
Referente: Dott.ssa Cecilia Lasagni, cecilia.lasagni@comune.modena.it

Il Dipartimento di Cure Primarie dell’Azienda USL di Modena è responsabile della progettazione e della realizzazione dei processi di presa in carico e di continuità di cura, grazie allo sviluppo di relazioni integrate con le altre aziende della Provincia. Particolare attenzione è dedicata ai pazienti cronici e fragili, alla popolazione anziana e disabile. L’Azienda sostiene la partecipazione delle persone anziane alla vita della comunità, valorizzandone il ruolo e favorendo lo sviluppo di opportunità di aggregazione e promuovendo stili di vita sani, solidali e ricchi di relazioni. Sostenere l’impiego di modelli e strumenti della Sanità Digitale nella presa in carico dell’anziano fragile e nella gestione della cronicità, al fine di garantire una migliore qualità dell’assistenza, è uno degli obiettivi prioritari.
Referente: Dott.ssa Imma Cacciapuoti, i.cacciapuoti@ausl.mo.it

L’Azienda Ospedaliera Universitaria di Modena partecipa – insieme alla AUSL – a un percorso diagnostico-terapeutico assistenziale (PTDA) rivolto alla persona con disturbi cognitivi e demenza. L’obiettivo prioritario del percorso è il miglioramento dell’esperienza dei pazienti attraverso una ricostruzione della geografia delle reti interdisciplinari territoriali a garanzia della continuità delle cure. Alcuni dei risultati attesi per il percorso sono i seguenti: ritardare la progressione del disturbo cognitivo, prevenire le riacutizzazioni e chiarire le modalità di presa in carico. L’Azienda contribuisce a Lively Ageing tramite le competenze correlate al coinvolgimento delle strutture complesse di Neurologia e Cardiologia, utili per la valutazione delle esigenze dell’anziano con patologia neurologica e/o cardio-metabolica.
Referente: Dott.ssa Annalisa Chiari, chiari.annalisa@aou.mo.it

Il Servizio Sociale del Comune di Carpi attua la sua progettualità in collaborazione con l’Unione delle Terre d’Argine. L’obiettivo principale dell’Unione è mettersi a disposizione della fascia di popolazione anziana, valutandone le richieste affinché gli individui possano essere accolti negli Appartamenti predisposti, ovvero nella nuova struttura denominata Care Residence (complesso residenziale che prevede quattordici Appartamenti e due Centri Diurni, progettati a partire da stratagemmi tecnologici innovativi). Il Servizio Socio-Sanitario si interfaccia in maniera diretta con i cittadini per raccoglierne i loro bisogni e si occupa di definire progetti individuali condivisi che tengano conto delle aspettative della persona e delle sue abilità.
Referente: Dott.ssa Sabrina Tellini, sabrina.tellini@terredargine.it

ASP Terre d’Argine, l’Azienda Pubblica dei Servizi alla Persona delle Terre d’Argine, vanta esperienze concrete di gestione di servizi sociosanitari accreditati rivolti ad anziani non autosufficienti sia residenziali che semi-residenziali e gestisce una Casa Residenza per Anziani, quattro Centri Diurni e un Servizio di Assistenza Domiciliare Territoriale. In supporto al Comune di Carpi, la struttura si pone come articolazione funzionale all’interno della rete dei servizi agli anziani, compartecipa ai progetti di dimissione ospedaliera, ad attività di sostegno educativo e accompagnamento sociale domiciliare. La mission che caratterizza il servizio parte dal presupposto che gli individui debbano poter decidere del loro futuro e che le persone anziane debbano essere tutelate in questo percorso di scelta.
Referente: Dott. Claudio Sala, c.sala@aspterredargine.it

L’Azienda AUSL di Reggio Emilia ha un assetto che prevede il coinvolgimento di diverse unità operative coinvolte nel Progetto Lively Ageing: il dipartimento di Cure Primarie gestisce programmi di teleassistenza che consentono di attivare consulenze a distanza, il Servizio Tecnologie Informatiche e Telematiche garantisce la configurazione degli strumenti in dotazione, il servizio Risorse Umane si occupa dell’aggiornamento dei professionisti e dei caregivers. Questo approccio tecnologico consente al personale di rilevare rapidamente informazioni relative alla salute degli ospiti degli appartamenti protetti della città e di individuare percorsi assistenziali migliorativi.
Referente: Dott. Simone Storani, simone.storani@ausl.re.it
ASP Reggio Emilia. Città delle persone

L’Azienda di Servizi alla Persona di Reggio Emilia ha una consolidata esperienza nella gestione di servizi residenziali e semiresidenziali per anziani, disabili e minorenni. Nel territorio del comune di Reggio Emilia, in ambito anziani, offre 7 Case Residenza Anziani e 5 Centri Diurni Anziani accreditati, una Casa di Riposo, un servizio di tutoring domiciliare, 19 appartamenti protetti per anziani. La mission aziendale è quella di accompagnare persone e famiglie verso un percorso di vita che le valorizzi e ne promuova l’autonomia e il senso di sicurezza, offrendo servizi che si qualificano come luoghi di accoglienza, tutela e ascolto.
Referente: Dott.ssa Maura Poppi, mpoppi@asp.re.it

L’Azienda Pubblica di Servizi alla Persona di Parma si qualifica come azienda multiservizi nell’ambito dei servizi rivolti alla terza età, con particolare riferimento agli anziani non autosufficienti e agli adulti con patologie assimilabili a quelle geriatriche. L’ASP gestisce cinque Case Residenza per Anziani, due Centri Diurni e un Centro socioriabilitativo per persone con disabilità in accreditamento e, in convenzione con il Comune di Parma, coordina un servizio di Housing sociale e due Spazi Collettivi. ASP sta prendendo parte al Progetto Parma WelFare, un progetto in collaborazione con il Comune e l’Azienda USL della provincia che intende sviluppare modalità d’azione legate al supporto e alla prossimità.
Referente: Dott.ssa Silvia D’Ambrosio, s.dambrosio@asp.parma.it