
LAURA PO, Professore Associato presso il Dipartimento di Ingegneria “Enzo Ferrari”, Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia
La tecnologia si presenta come un’occasione, come uno strumento che consente di intervenire sul benessere degli anziani sia a livello di prevenzione sia a livello di migliore gestione possibile della quotidianità.
La tecnologia è parte integrante del progetto Lively Ageing. Perché e come può essere considerata una strategia vincente al servizio del benessere degli anziani?
Il coinvolgimento della tecnologia nel progetto Lively Ageing è fondamentale in quanto consente di intervenire sul benessere degli anziani da più punti di vista (ad esempio, dal punto di vista della prevenzione e della migliore gestione possibile della quotidianità).
In particolare, la tecnologia può essere considerata una strategia vincente al servizio del benessere anziano per quel che riguarda il monitoraggio della salute. Grazie a dispositivi indossabili è possibile raccogliere informazioni relative a parametri vitali come la frequenza cardiaca, la pressione sanguigna e l’attività fisica. Questi dati possono essere analizzati per identificare eventuali anomalie e per intervenire precocemente in caso di problemi di salute.
Diversamente, la domotica permette di integrare tecnologie intelligenti nelle abitazioni e permette di migliorare la quotidianità degli anziani. Sistemi automatizzati per il controllo della temperatura e dell’umidità oppure del movimento consentono di rendere l’ambiente domestico più confortevole e sicuro.
Nel progetto viene fatto riferimento sia alla domotica sia alla sensoristica. Come i sensori possono essere previsti nei setting residenziali del Territorio e, soprattutto, con quali obiettivi?
La domotica e la sensoristica possono essere integrate in modo mirato per raggiungere svariati obiettivi. Ad esempio:
- Sicurezza: I sensori di movimento e i sistemi di sorveglianza possono essere utilizzati per rilevare situazioni di emergenza o movimenti insoliti, garantendo una risposta rapida in caso di necessità.
- Monitoraggio delle attività: I dispositivi indossabili possono monitorare le attività quotidiane aiutando a identificare eventuali cambiamenti comportamentali che potrebbero indicare problemi di salute o benessere.
- Automatizzazione degli ambienti: La domotica può essere implementata per automatizzare alcune attività quotidiane e per rendere gli ambienti di vita più adatti e agevoli per gli anziani.
Cosa possiamo dire, invece, del digital twin? Come i numerosi dati relativi alla routine dei soggetti anziani possono essere utilizzati in modo consapevole e in ottica di prevenzione?
Il digital twin – letteralmente “gemello digitale” – è una “replica digitale” che raccoglie dati relativi alla condizione di un particolare soggetto: grazie alle analisi consapevoli di tali dati, è possibile estrarre indicatori che descrivono e rappresentano il benessere della persona. Nel dettaglio, i dati relativi alla routine dei soggetti anziani possono essere utilizzati almeno per tre ragioni:
- Analisi del comportamento: I dati raccolti possono essere analizzati per comprendere i modelli comportamentali. Questa raccolta consapevole può aiutare a identificare eventuali cambiamenti fisiologici-comportamentali che potrebbero indicare rischi per la salute o il benessere.
- Prevenzione: Utilizzando gli algoritmi e l’intelligenza artificiale, è possibile predire e prevenire problemi di salute o situazioni di rischio in base ai dati raccolti, consentendo l’organizzazione di interventi tempestivi.
- Personalizzazione delle cure: I dati provenienti dal digital twin possono essere utilizzati per personalizzare le cure e i servizi in base alle esigenze specifiche di ciascun individuo e, pertanto, possono essere considerati per dare vita a interventi sanitari sempre più inclusivi e rispettosi.
