
Le proposte dei membri del gruppo di ricerca
dell’Università di Modena e Reggio Emilia
Perché Lively Ageing? Verso nuovi orizzonti dell’invecchiamento
EUGENIO CAPERCHIONE, Professore Ordinario presso il Dipartimento di Economia “Marco Biagi”, Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia.
Lively Ageing prevede il coinvolgimento di nove partners collocati in tre province della Regione Emilia-Romagna e intende affrontare la sfida dell’invecchiamento tramite la progettazione di un modello di rete replicabile e sostenibile.

Le tecnologie
LAURA PO, Professore Associato presso il Dipartimento di Ingegneria “Enzo Ferrari”, Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia
La tecnologia si presenta come un’occasione, come uno strumento che consente di intervenire sul benessere anziano sia a livello di prevenzione sia a livello di migliore gestione possibile della quotidianità.

La robotica sociale
LORENZO SABATTINI, Professore Associato presso il Dipartimento di Scienze e Metodi dell’Ingegneria, Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia
La robotica assistiva-sociale è da considerarsi uno strumento dalle numerose potenzialità da un punto di vista terapeutico nella terza età: grazie alla sua capacità di dare vita ad un setting interattivo e dai connotati ludici, il robot sostiene il coinvolgimento degli utenti e delle loro abilità cognitive-sociali.

Lo storytelling
STEFANO CALABRESE, Professore Ordinario presso il Dipartimento di Educazione e Scienze Umane, Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia
Le attività di storytelling autobiografico e creativo si presentano come occasioni preziose sia per allenare le competenze cognitive (come la memoria, il pensiero critico-inferenziale e l’empatia) sia per coinvolgere la dimensione emotiva e sociale.

Gli stili di vita e la prevenzione
MILENA NASI, Professore Associato presso il Dipartimento Chirurgico, Medico, Odontoiatrico e di Scienze Morfologiche con interesse Trapiantologico, Oncologico e di Medicina Rigenerativa, Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia
FRANCESCA COPPI, Ricercatrice presso il Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche Materno-Infantili e dell’Adulto, Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia
I sensori e altri strumenti di monitoraggio offrono opportunità privilegiate per la prevenzione e la gestione delle condizioni di salute degli anziani, consentendo un controllo continuo, un rilevamento precoce delle anomalie e una maggiore autonomia e indipendenza.

Le patologie neurodegenerative, i fattori di rischio e di protezione. Linee operative
GIOVANNA ZAMBONI, Professore Associato presso il Dipartimento di Scienze Biomediche, Metaboliche e Neuroscienze, Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia
Le patologie neurodegenerative sono state definite “il morbo del secolo” a causa della loro crescente prevalenza dovuta all’aumento della popolazione mondiale e al suo invecchiamento. È questa la ragione per la quale sono sempre più necessarie le attività di prevenzione, che consentono ai soggetti di mantenere attive le competenze cognitive, relazionali ed emotive nella terza e quarta età.

